Sono passati tanti anni da quando presi quel treno che collegava i miei sogni ed il mio desiderio di indipendenza, ad una città lontana chilometri dalla mia, noncurante del fatto che mi sarei relazionata con una realtà complessa e sfaccettata che presto (ma io non lo sapevo ancora), sarebbe diventata così normale e familiare.
Il discorso è questo: quando si studia o si lavora in una città, qualsiasi essa sia, anche la più bella del mondo, diventa parte di quella routine da cui vogliamo evadere nel momento che abbiamo un po’ di tempo per viaggiare o per spostarci. Non è così anche per voi?

Una zona di Roma da visitare assolutamente se vi capita di passare da queste parti è sicuramente il “Ghetto ebraico”, denominato così proprio perchè è stato sin dalla fine dell’800 uno dei più antichi e vasti insediamente ebraici in Europa.


Gli ebrei avevano una lunga lista di divieti tra i quali c’erano quelli di possedere immobili o di commerciare, potevano vendere solo capi usati. Ma dalla necessità spesso è nata la virtù, molti piatti della cucina romana sono stati creati proprio utilizzando le uniche cose che si avevano a disposizione, come ad esempio gli scarti di pesce, da lì la famosa zuppa, o i carciofi cucinati alla Giudia, ancora oggi uno dei piatti più caratteristici della cucina romana.


Cosa vedere al Ghetto ebraico a Roma
La Sinagoga: il simbolo della ritrovata cittadinanza ebraica dopo la segregazione. Progettata da Armanni e Costa, due architetti non ebrei, è un misto di Liberty e Arte babilonese, richiamo alla derivazione medio-orientale della religione ebraica e allo stile in voga al tempo. Sulla struttura ancora le cicatrici dell’attentato palestinese del 1982 che costò la vita ad un bambino (Stefano Tachè). Tutt’ora questo Tempio, nonostante ve ne siano diversi nella città, rappresenta un punto di riferimento per la comunità ebraica.
Piazza delle Cinque Scole: qui visse Pier Paolo Pasolini quando arrivò a Roma, ma prende il suo nome dalle cinque sinagoghe che erano presenti prima della restaurazione. Piccola e raccolta è un vero gioiello di storia.




Teatro Marcello: è sicuramente la parte più suggestiva del ghetto da un punto di vista storico. Arrivati su Via del Portico d’Ottavia vi troverete davanti colonne e capitelli e sullo sfondo il meraviglioso teatro. Augusto lo aveva realizzato in onore di suo nipote Marcello che morì prematuramente. Oggi ospita concerti in estate.
Chiesa di Sant’Angelo in Pescheria: qui venivano realizzate le messe “coatte” realizzate per cercare di convertire gli ebrei alla religione cattolica, ma non servì a molto, spesso indossavano dei tappi di cera durante le cerimonie.







Dove mangiare al Ghetto ebraico a Roma

































3 Comments
Riccardo Onorato
05/01/2015 at 11:01 amLetto tutto d'un fiato. Cercavo da un po' un post che parlasse di questa zona romana che purtroppo non ho mai avuto modo di visitare ma che mi ha sempre affascinato
Riccardo | http://www.guyoverboard.com
Roberta
17/01/2015 at 10:23 amCiao Riccardo!
Sono molto contenta ti sia stato utile-d'interesse.
un abbraccio
Roberta
Teo
28/10/2015 at 11:45 amGrazie Roberta, nel week end saro' a Roma ed andro' a vedere tutti questi bei posti, essendo anche appassionato di cultura Ebraica!