Continua il mio amore per il vintage e il second hand e il desiderio di avvicinarvi a questo fantastico mondo. Una volta familiarizzato vi renderete conto di quante cose bellissime a prezzi irrisori potrete avere nel vostro guardaroba e sentirvi uniche. Se nella vostra città non ci sono tanti negozi vintage o seconda mano ci pensano Depop e Instagram, questa volta vi segnalo lei, BlondieGirl, ovvero Claudia, conosciamola insieme!
Chi si cela dietro @blondiegirl? Presentati!
Mi chiamo Claudia ho 34 anni e sono siciliana e da buon isolana sono amante del mare e dei cannoli. Mi definisco una ricercatrice di cianfrusaglie: oltre all’ossessione per i vestiti vintage ho un interesse smodato per l’oggettistica di altri tempi, senza questi io non sarei io! La mia casa e il mio quotidiano si circondano di oggetti ricercati e che difficilmente potrei trovare in un comune negozio moderno.
Vivo con il mio ragazzo Giulio e il mio gattone Gerri; io e Giulio abbiamo la passione per gli oggetti d’epoca ma soprattutto condividiamo i nostri momenti liberi per girare i mercatini.
Com’è nata la passione per il vintage e l’idea di aprire un profilo su Depop?
Sono cresciuta frequentando i mercati e girando fra le bancarelle: mia mamma ha sempre avuto la fissa nel cercare le occasioni e i capi più particolari, infatti questa dote e l’occhio analitico li ho ereditati da lei.
All’età di 21 anni mi sono trasferita e ho vissuto a Roma, Milano e a Londra. La mia passione mi accompagnava, nonostante tutto, e anzi cresceva insieme a me e, col tempo e l’esperienza, la mia ricerca e selezione verso il vintage è maturata sempre di più e non mi ha più abbandonata.
Quando sono tornata a vivere in Sicilia mi sono resa conto che avevo accumulato troppe cose che spesso nemmeno usavo ed era un peccato lasciarle chiuse in un armadio e quindi decisi di aprire un profilo su Depop.
Qual è la cosa che ami di più di quello che fai?
La parte più bella è la ricerca dei capi, non ci si annoia mai perché quando hai fra le mani un pezzo raro il cuore si riempie di gioia. Vorrei aggiungere inoltre che amo anche un altro aspetto di ciò che faccio: scattare foto e vedere il capo indossato da un valore aggiunto a tutto il mio lavoro.
Perché secondo te le persone si stanno avvicinando a questo mondo, lontano anni luce dal fast fashion a cui siamo abituati?
Innanzitutto credo che il vintage stia scatenando un rinnovato interesse per la sua ecosostenibilità, in un mondo in cui si è resa urgente una maggiore sensibilità verso l’ambiente.
In secondo luogo l’interesse per il vintage, nell’epoca del globalizzato e del modello standard, sta trionfando perché permette di distinguersi e di non omologarsi alla massa.
In che modo Instagram o i social possono aiutare a scoprire una moda più sostenibile?
Credo che le influencer abbiamo un ruolo fondamentale in questo e che dovrebbero parlare del vintage e del second hand piuttosto che prediligere solo il fast fashion.
Il capo vintage da cui partire se non si è esperti?
Il trench! C’è un motivo per cui i trench sono in voga sin dalla fine dell’800. Funzionale, lusinghiero e super-classico, è una giacca perfetta su quasi tutti i tipi di fisicità.
E quello invece da cui non sei riuscita a separarti
Una camicia anni 90 Moschino e un cardigan Gucci anni 70 che acquistai all’età di 16 anni, furono i primi pezzi vintage firmati che acquistai nella mia vita.
Come vorresti che evolvesse il tuo lavoro in questo settore?
Mi piacerebbe dar nuova vita a quei capi vecchi che sono fuori moda, recuperarli e svecchiarli, si può riciclare tutto e mi sembra uno spreco fabbricare roba nuova dato che in giro c’è tanto abbigliamento inutilizzato, un re-working che già in Usa e UK sta iniziando a prendere piede.
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