Chiara Ferragni insegnerà di nuovo ad Harvard. Questo il titolo di un articolo che in poche ore ha fatto il giro dei social, soprattutto Facebook – il social lamentoso per antonomasia. Inutile dire che i commenti nella maggior parte dei casi erano
“Di nuovo?”
“Allora io sono Einstein”
“Ma con tutti i cervelli in fuga, proprio lei”
Etc.
Allora, io oggi alle 18.43 non volevo fare la paladina di Chiara Ferragni, che tra l’altro non ha bisogno di avvocati ma di un po’ di comprensione, quello sì. Ora vi spiego perché.
Possibile che nessuno abbia aperto l’articolo prima di commentare (sì, lo dicono le statistiche, commentiamo senza leggere – e questo è già un punto a nostro svantaggio).
L’articolo – dal titolo sapientemente orchestrato per un facile click baiting – non diceva altro che una cosa: Chiara Ferragni è stata invitata ad Harvard per tenere un discorso – assieme al suo ex fidanzato e fondatore della TBS Crew, Riccardo Pozzoli, sulla loro esperienza con The Blonde Salad.
Ora che piaccia o meno – The Blonde Salad non è un semplice blog, ma un vero e proprio brand che da lavoro a tante persone e fattura svariati milioni di euro. Mi sembra un motivo più che valido, visto anche che chi ci lavora è appena trentenne, che se ne parli e si studi e si cerchi di capire come hanno fatto questi geni del marketing ad inventarsi tutto. A partire da foto bruttine su Flickr e passare alle copertine di Vogue e poi a dare lavoro a tanta gente che con mansioni diverse segue tutto il da farsi on e off site per rendere Chiara Ferragni quella che è. E cos’è direte voi.
Un influencer, una che attira per il suo stile di vita, per quello che indossa, per i suoi amori. Insomma, la gente la segue perché vuole farsi essenzialmente i fatti suoi, oppure vorrebbe essere lei. Altri la odiano sempre per gli stessi motivi, ma allo stesso tempo non possono fare a meno di seguirla, anche solo per criticarla.
Ci sono centinaia di ragazze che fanno la stessa cosa, nel resto del mondo, che sono considerate influencer o altro, anche loro con le vite smaltate, ma nessuno si sogna di offenderle o denigrarle nel loro Paese.
Ecco, ed è qui che mi girano un pochetto: la Ferragni è solo il pretesto per dire che ogni tanto, potremmo essere anche felici se due ragazzi, una ex coppia addirittura (è già solo per questo dovrebbero tenere una lezione ad Harvard,ma anche nel condominio di casa mia), è riuscita insieme a costruire un impero.
Secondo, se è lo spessore culturale della Ferragni che preoccupa, posso dire a sua discolpa che non ha mai cercato di essere quella che non è, forse è una delle poche blogger che non usa citazioni di poeti e scrittori russi per scrivere qualcosa sotto i suoi selfie. Anzi, a volte non scrive proprio niente perché magari, visto che non la conosciamo, è intellettualmente più onesta di quanto pensiamo e conosce i suoi limiti. Sa che il suo profilo Instagram è tutta una questione di ego e non di poesie di Dostoevskij.
Quindi, se noi dall’alto del nostro smartphone ci sentiamo tanto superiori ma poi a conti fatti non abbiamo argomenti validi per criticare, potremmo provare almeno una volta a tacere, o a dimostrare di poter fare di meglio.
2 Comments
Cristina Testani
02/03/2017 at 4:10 pmAppoggio e concordo pienamente su tutto quello che hai scritto in questo articolo. Sono a favore di Chiara Ferragni, per me è stata veramente brava nel suo intento e forse anche fortunata! Ammiro le persone che hanno vinto nella vita, non le giudico, come molti altri che lo fanno solo perché sono invidiosi!
Da poco ho cominciato a scrivere un mio Blog, e per me lei è un punto di riferimento!
Ciao ciao!
http://www.thelifestylepotion.com/
Roberta Costantino
03/03/2017 at 3:35 pmGrazie Cristina!