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Corso per diventare influencer, vale la pena? Attenzione alle sole e ai richiami facili. La mia opinione

Ormai diventare influencer è il sogno di molti, quasi tutti. Avere una vita bellissima, guadagnare tanti soldi e ricevere prodotti gratis, viaggiare, sempre gratis, anzi guadagnandoci. Molto meglio che andare a lavorare, potremmo dire e pensare, perché agli occhi di chi non fa il “lavoro dell’influencer”, o Instagrammer, YouTuber, Travel Blogger, etc. sembra tutto facile e quindi, perché non provarci! Del resto serve solo una connessione internet ed un telefonino per iniziare. Sembra così, ma non è esattamente così.

Ed ecco che dopo aver iniziato a postare scatti che per noi sono bellissimi, a condividere post che riteniamo brillanti ed interessanti, ad aver montato video per YouTube che riteniamo utilissimi, in realtà scopriamo che non ci si fila nessuno. Triste ammetterlo, fare l’influencer – con numeri veri – non è poi così facile.

Comprare followers e like, non faranno di te un Influencer di successo

Cosa fare? Cosa inventarsi? Proviamo la via più corta, comprare like, followers, agganciare bot, iscriverci a gruppi per scambio di likes, ma scopriamo che oltre ad essere molto faticoso e dispendioso stare dietro a questa messa in scena, stiamo solo mentendo a noi stessi, millantando di essere quelli che non siamo. In realtà non ci conosce nessuno, a parte i nostri amici e i nostri parenti e quelli che hanno invece deciso di seguirci spontaneamente interagiscono poco con noi, magari si sono anche scordati di averci dato il follow.

Come indossare il blazer in modo semplice

Corso per diventare influencer, sì o no

La sensazione è di frustrazione vero? Noi sentiamo di star facendo tanto per i nostri profili social, ma i risultati stentano ad arrivare e allora cosa facciamo, decidiamo di pagare un corso, magari ne abbiamo sentito parlare su quel gruppo Facebook di gente che sembra saperne. Altrimenti, restiamo affascinati da taluni personaggi che con migliaia di followers al seguito e ufficio itinerante su spiagge bellissime di ogni parte del mondo, promettono di farci diventare Influencer di successo e seguitissimi. Basterà sborsare 100 o 200, magari anche 500 – 1000 euro per conoscere tutti i segreti di questo fantastico mondo e iniziare a vivere la vita da pasha che ci eravamo prefigurati.

Sapete cosa, alla fine del corso non sarà cambiato nulla, salvo il fatto che il portafogli sarà più leggero. Sicuramente avrete qualche nozione in più, qualche input, qualche segreto tipo: posta ogni giorno, commenta tanto, segui almeno 50 profili al giorno su Instagram per essere considerato e non bannato dal famoso social network di immagini, usa i Bot, ma questo non basterà per farvi diventare popolari e farvi creare – cosa più importante – una community di persone che vi segue perché si fida di voi, o vi apprezza per qualche motivo. Non basterà per una semplice ragione, non state dando nulla a nessuno di voi stessi – per davvero – qualcosa che faccia in modo che le persone vi vedano come una persona di riferimento per qualche motivo. Non è copiando quello che fanno gli altri, la foto cliché che ottiene sempre like, che potremo dire di essere diventati dei veri influencer o che potremo fare quello che amiamo di lavoro.

punto panoramico Norvegia

 

Cosa voglio comunicare e a chi, in che modo: qual è la mia mission o semplicemente il mio scopo

La domanda che dobbiamo porci è: cosa voglio comunicare? Anzi, perché la gente dovrebbe seguirmi? Perché sono bello e simpatico, mi spiace, non basta. Perché so montare i video e faccio divertire le persone portandole in viaggio con me, dove mi mostro per quello che sono, faccio vedere il bello e il brutto di quello che mi succede, do tante informazioni utili, beh questo invece potrebbe funzionare! E per farlo, occorre tanta fatica e impegno, condividere molto, lavorare al nostro progetto e trovare la strada migliore per comunicare con i nostri followers. Non è affatto facile, ed è per questo che i veri influencer, quelli da milioni di seguaci veri sono pochissimi.

Certo, la prima cosa sbagliata da fare è iniziare un progetto sui social o con un blog o su YouTube con lo scopo di diventare famoso o guadagnare. Il progetto deve partire da qualcosa che vi piace fare, dall’essere voi stessi al 100%, anche con le vostre stranezze -prendete ad esempio il successo di Luis Sal – ma anche in questo caso vi assicuro che se lo seguite bene capite che non è (un) successo per caso, oppure travel blogger come Human Safari (Nicolò Balini), ma anche Wesa (Riccardo dal Ferro), la lista potrebbe continuare ancora e poi come va, va.

Non è scontato che vada bene, ma se ci mettiamo tanto di noi, potrebbe anche andare benissimo.

Quindi, se volete informarvi per migliorare fate una cosa: leggete i blog di chi ne sa qualcosa e guardatevi le interviste che fa Marco Montemagno a quelli che ce l’hanno fatta in qualche modo, anche se non sono persone del vostro settore di riferimento, possono ispirarvi e aiutarvi a capire tante cose di questo fantastico mondo. Non fatevi spillare soldi inutilmente, fatelo solo se vale davvero la pena e si impara qualcosa, non fatevi abbagliare dai titoloni che promettono di farvi diventare chissà cosa o chissà chi, nessuno ha il segreto ahinoi. Tocca metterci del proprio come sempre!

Ps: Ovviamente ci sono anche corsi strutturati dove insegnano realmente qualcosa, vere e proprie Accademie a cui fare riferimento, in Spagna sembra che nascerà addirittura un corso di laurea per diventare influencer e ammetto che sarei davvero curiosa di conoscere il piano di studi. Non so consigliarvi dei corsi validi, perché non ne ho frequentati, ma se avete dubbi su qualcosa posso provare a fugarli, soprattutto per quanto riguarda il mondo dei contenuti digital (che saprete già essere il mio lavoro full time dal lontano 2010).

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