Ho capelli lunghi, tanto belli quanto poco ecosostenibili.
Richiedono tempo, acqua, shampoo, ma attualmente non riesco proprio a tagliarli. Sono sicura però che, prima o poi, arriverà quel momento e mi sono un po’ documentata per farne qualcosa di positivo.
Ho scoperto che anche in Italia è possibile donare i capelli, ci sono diverse associazioni serie che se ne occupano da tempo. Ad esempio #Tricostarc qui a Roma o Un angelo per capello, ma ce ne sono anche molte altre in giro per l’Italia.
A cosa serve donare i capelli e come farlo
Donare i capelli sapete serve ad aiutare a realizzare parrucche per chi, a causa di gravi problemi di salute, perde i capelli e per brevi o lunghi periodi ha bisogno di indossarle. Le cure per il cancro ma anche l’alopecia comportano spesso una perdita significativa di capelli e poter indossare la parrucca aiuta a rendere il problema estetico meno evidente e forse anche più sopportabile. Stare bene con noi stessi, poterci guardare allo specchio ritrovando l’immagine di noi che avevamo, può aiutare ad affrontare meglio le difficoltà che la malattia comporta.
L’importanza di questo fattore è stata evidenziata anche dal fatto che il Servizio Sanitario Nazionale in alcune regioni, mi sembra di capire, rimborsa questo tipo di spesa. Produrre parrucche di qualità rimane comunque molto costoso ed è per questo che donare i capelli può essere un gesto che aiuta in modo concreto
Come si devono conservare i capelli tagliati?
Donare è piuttosto semplice: occorre avere almeno una ventina di centimetri di capelli da tagliare, lavarli e asciugarli bene, legarli in una treccia e tagliarli di netto sulla sommità. Mettere la treccia in una busta gialla e spedirla poi all’indirizzo dell’associazione.
Ogni associazione ha poi ha delle indicazioni che possono leggermente variare, ma il succo è questo, mi raccomando però seguitele alla lettera.
Credo che sia un gesto che a chi lo fa non costa nulla, ma per chi ne beneficerà sicuramente farà una grande differenza 💓
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