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Guida ai regali di Natale da una minimalista

Sono sopravvissuta al Black Friday e al bombardamento di messaggi in cui mi si chiedeva di comprare qualcosa, alle stories degli influencer che mi consigliavano di prendere questo o quello, sono sopravvissuta. Fino a qualche anno fa avrei ceduto di fronte alla centesima mail o sms con sconti del 50%.

Non ho comprato neanche i regali. Quest’anno credo sia giusto concentrarsi sulle cose importanti, ovvero la salute, nostra e dei nostri cari, quindi preferisco presentarmi con qualche pacchetto in meno piuttosto che andare in giro per i negozi.

Al tempo stesso i media ci bombardano, i commercianti, le serrande abbassate, dobbiamo far girare l’economia, dall’altro lato, non dobbiamo contagiarci altrimenti rischiamo di allungare l’agonia.

Natale da minimalista

La fatica è doppia. Ma da minimalista quasi non vorrei ricevere regali, a meno che non siano qualcosa di pensato, con un senso per me, e non l’ennesima cosa inutile da accantonare nell’armadio.

A volte basta davvero poco, un libro con una dedica, un gioiello di famiglia che passa nelle tue mani e che ha un valore affettivo più che economico, una cornice con la foto buffa fatta assieme alla tua amica, quando vedersi non era così complicato.

Una lettera con una bellissima carta e scritta a mano, spruzzata con il profumo come si faceva una volta-

Ammettiamolo, abbiamo tutto. Cosa possiamo regalarci ancora.

Eppure, facciamo regali senza scrivere neanche un bigliettino, comprando qualcosa e togliendoci il pensiero.

Regalo simbolico non vuol dire inutile

Essere minimalisti non vuol dire essere avari, ma semplicemente parsimoniosi e rispettosi del valore del denaro. Un regalo fatto con il cuore non ha un budget definito. Ma se non trovo nulla che mi piace, posso anche farlo da me il regalo o optare per dei doni classici e sempre apprezzati come un panettone artigianale, una bottiglia per festeggiare assieme o dei biscotti fatti in casa confezionati in un bel barattolo di vetro, basta un pezzetto di spago e una bacca di cannella per renderlo carino.

Se ci fosse il tempo e il modo di acquistare invece, sempre meglio optare per i piccoli brand artigianali, che promuovono il Made in Italy, se ne trovano tantissimi su Instagram, io ne parlo spesso nelle mie stories o sul feed. In quel modo facciamo  un doppio regalo, premiamo un commerciante che vuole cambiare il modo di fare le cose, e regaliamo spesso un pezzo unico perché magari fatto a mano o con materiali di recupero.

Regalare vintage non vuol dire solo la Chanel da 2000 euro

Altro regalo inaspettato, un pezzo vintage. Ci sono tantissimi negozi di usato che hanno delle chicche fantastiche e anche su questo trovate tantissimi articoli e interviste qui sul mio blog visualfashionist. Qui, qui e qui, ad esempio.

Affinché sia un Natale che non guardi solo al consumismo, oggi più che mai, abbiamo  la chance di cambiare davvero l’approccio a questa festa.

Un passo alla volta ma si può fare già tanta differenza.

Il minimalismo è uno stato mentale, un approccio alla vita e non solo alle cose materiali, ne parleremo insieme, se ti va trovi tanti altri contenuti sul mio podcast TheVisual.

Buon ascolto!

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