Anche io me lo sono chiesto. Il minimalismo è una moda? Sicuramente è un argomento di cui sento parlare spesso ultimamente soprattutto sui social e su YouTube, e penso che – come tutte le cose – stia ad indicare piuttosto un filone che rispecchia un cambiamento sociale.
Anche io fino a qualche anno fa ero considerata una fashion blogger, parlavo di moda sul mio blog, condividevo outfit, acquisti, eventi. Poi come sapete se mi seguite da un po’ mi sono sentita sopraffatta e fuori luogo in un mondo che forse non mi aveva mai rappresentata appieno e di cui io forse non avevo mai fatto parte, fino in fondo. Quando mi sono avvicinata al mondo del second hand, quando faticosamente ho imparato ad eliminare il superfluo, a decidere le mie priorità, a capire quali erano le cose di cui avevo effettivamente bisogno, quando ho capito l’importanza di risparmiare, mi sono resa conto che tante cose stavano cambiando e che non riuscivo più a raccontare il mio mondo nello stesso modo di prima.
Perché vivere con l’essenziale non può farci che bene
Quindi per semplificare forse si tende ad usare ed abusare il termine minimalismo, ma lo accetto perché in qualsiasi modo si applichi è un approccio che non può che portare valore alle nostre vite. Farci sentire focalizzati. Renderci protagonisti delle nostre scelte, senza condizionamenti.
Una cosa è certa, ognuno lo fa a suo modo. Io ad esempio amo esprimermi attraverso ciò che indosso e non riuscirei a vivere con due magliette. Mi piace collezionare capi preziosi scovati nei mercatini, soprattutto cappotti. Per lavoro mi trovo a provare tantissimi prodotti beauty, decisamente molti di più di quelli che userei. Mi piace rendere accogliente e confortevole la mia casa.
Insomma, non sono la minimalista che vive in un appartamento spoglio, mangia solo vegetali e dorme sull’amaca.
L’importanza di risparmiare e di attivare un’economia circolare
Quello in cui mi aiuta il minimalismo è sicuramente migliorare l’approccio alla vita e alle cose materiali. Mi ricorda di essere parsimoniosa, che solo risparmiando si guadagna davvero, soprattutto la libertà, di pensarci bene prima di acquistare qualcosa di nuovo e se possibile farlo in negozi vintage o di seconda mano.
Ci sono tantissime cose che ho e che non mi sarei potuta permettere se non li avessi scovati second hand. Un cappotto max mara, dei maglioni Lacoste, una camicia Ralph Lauren.
Sono capi di qualità che io ho scelto di acquistare in questo modo, piuttosto che comprare nelle catene fast fashion perché so che avranno ancora una vita lunghissima anche con me.
Quindi il minimalismo forse in questo momento è una moda, ma è una moda che non può farci male, si impara molto di se stessi e degli altri.
Il minimalismo non è solo avere meno cose
Come vi ho raccontato spesso minimalismo non è solo avere meno cose, ma avere anche meno rapporti o relazioni inutili che non danno valore. Meno attività come aperitivi con colleghi o altro a cui non vogliamo partecipare ma a cui spesso per paura di scontentare gli altri o farci parlare dietro accettiamo, di uscite in orari, luoghi o modi che non ci stanno bene, ma a cui veniamo incontro. Minimalismo è venire a compromessi con tante situazioni che riguardano la nostra vita e di cui spesso non ci sentiamo padroni. Fermo restando che ogni tanto è necessario scendere a compromessi, ma tenendo bene a mente l’obiettivo che vogliamo raggiungere e che questo sia solo uno step necessario per arrivarci. Vedi ad esempio fare un lavoro che non ci soddisfa appieno e creare situazioni che portino cambiamenti in questo senso. Che non vuol dire buttare tutto all’aria, ma saper costruire mentre si aspetta.
Magari questo merita un episodio a parte. Intanto voi come mai vi siete interessati al minimalismo? Scrivetemi in direct su instagram mi trovate come robertacostantino_ sono curiosa di leggervi.
Un passo alla volta ma si può fare già tanta differenza.
Il minimalismo è uno stato mentale, un approccio alla vita e non solo alle cose materiali, ne parleremo insieme qui e puntata dopo puntata nel mio podcast TheVisual.
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