Minimalismo

Se persino Jannik Sinner è un minimalista attento al risparmio, perché tu no?

Jannik Sinner patrimonio rapporto soldi

Jannik Sinner continua ad essere un esempio per le nuove generazioni e non solo per le vittorie sul campo, anzi sui vari campi e la sua scalata della classifica ATP mondiale, ma anche per i messaggi che lancia e che sono molto spesso disruptive sia rispetto al suo status che alla sua età.

Restio a parlare del suo privato ma non a condividere i suoi valori, aveva già raccontato di quanto preferisca stare lontano dai social perché non sono la verità. E di come sin da piccolo sia stato abituato a cavarsela da solo, lontano da casa, rispettando il lavoro dei genitori e vivendo la sua passione per il tennis senza sentirsi mai una star, ma un “semplice ragazzo, anzi uomo” come ama definirsi.

È chiaro che dietro al Sinner-pensiero c’è molta dell’educazione data dalla sua famiglia, molto del contesto in cui Jannik è cresciuto ma anche della personalità che ha sviluppato trovandosi a competere in uno sport durissimo come il tennis e facendolo contando solo su se stesso.

L’educazione finanziaria di Jannik Sinner, prendiamo appunti

Quello che però ha reso ancora più interessante ai miei occhi la figura di Jannik è il suo rapporto con il denaro.

In una recente intervista a Vanity Fair ha infatti dichiarato di avere un approccio molto più che “attento” quando si tratta di spendere.

Sono tantissimi coloro che fanno i conti in tasca al tennista altoatesino per capire a quanto ammonti il suo patrimonio, che solo con i montepremi vinti con le gare pare arrivi a venti milioni di dollari, senza contare i contratti con Gucci, Nike, Rolex che sono il vero guadagno in termini di cifre abnormi per sportivi del suo calibro.

Quindi senza dubbio parliamo di una persona che non ha nessun tipo di problema economico eppure, capace di spiazzarti ancora una volta, anche fuori dal campo, rilasciando una dichiarazione in cui dice:

Prima di comprare qualcosa guardo sempre il prezzo, sempre. Se vado al ristorante e la pasta al ragù costa molto più di quella al pomodoro, prendo quella al pomodoro. Non perché sia tirchio, ma perché rispetto il denaro.

«L’unico regalo che mi son fatto è la macchina. È una bella macchina, ma non pensi a una Ferrari, una Lamborghini o una Maserati.

Perché questa dichiarazione è importante? Sinner l’anti pop star

Non è il fatto in sé, ma per l’ennesimo messaggio costruttivo che involontariamente lancia ai suoi coetanei.

Siamo di fronte ad un unicorno, ad un’anti popstar sportiva e non al classico giovane ricco e famoso che sfoggia collane di diamanti o va in giro ogni giorno con una macchina diversa, vantandosene sui social. Al contrario.

Il Sinner-pensiero è tutt’uno con la sua vita e non cambia in base al suo conto in banca, quello è una conseguenza delle sue azioni, della sua preparazione, del suo lavoro. Ma non è mai stato il suo obiettivo.

Essere milionari e minimalisti, è possibile?

Un altro aspetto importante di cui ho trovato conferma nelle parole di Sinner è che i veri milionari sono dei grandi risparmiatori. Non si costruiscono fortune sperperando denaro, ma se si usa il denaro per ciò che è importante.

Certo Sinner non vivrà in un condominio popolare o in un appartamento di 50 metri quadri, ma di certo, avrà uno stile di vita che non esagera, nonostante le sue possibilità.

Dalle sue dichiarazioni possiamo dire che anche Sinner vive la vita con un approccio minimalista.

Eppure, questo è il ragionamento di un ragazzo di 20 anni che ha molte possibilità economiche e nonostante ciò usa con rispetto il denaro.

Ma quanti di noi ragionano allo stesso modo, nonostante le possibilità decisamente inferiori?

Quanti di noi sono disposti a rinunciare agli aperitivi, alle cene fuori, ai cinema, ai vestiti firmati, all’iPhone di ultima generazione, alle vacanze costose da condividere sui social.

Eppure capita non di rado di sentire amici, colleghi, lamentarsi perché non si arriva a fine mese, perché il conto è prosciugato o di aspettare con l’acqua alla gola l’accredito dello stipendio.

Questo perché si porta avanti uno stile di vita che non ci si può permettere.

Con pochissima propensione alla rinuncia.

Voglio fare la vita che voglio, ma voglio avere anche un conto in banca che cresce. Queste due variabili non si incontrano purtroppo quasi mai nella vita.

Non è un mistero che molti di noi Millennials, non abbiano visto spesso i propri genitori andare tutte le sere a fare aperitivi o a spendere centinaia di euro in vestiti o nell’organizzare continui viaggi per passare il weekend.

Al contrario.

Eppure, con uno stipendio si faceva crescere una famiglia.

Non sto dicendo che quel modello sia perfetto, ma è un esempio di priorità.

Se la nostra priorità è avere una famiglia e far crescere i nostri figli, dovremo rinunciare a qualcos’altro, sempre che di rinuncia si tratti.

Perché è qui il vero tranello.

Per Jannik Sinner accordarsi la racchetta da solo a 15 anni, comprando l’apposito strumento invece di farlo fare ogni volta a pagamento, non era una rinuncia, un sacrificio, ma un modo efficace per risparmiare denaro.

Se la mia priorità è godermi la giornata, cioè è l’immediato: fare aperitivi, shopping e cene fuori casa mi fa sentire bene, non è un problema. Poi però non bisogna lamentarsi di non riuscire a comprare casa, di chiedere un mutuo, di non poter comprare qualcosa senza farlo a rate.

Nel mio podcast – TheVisual – una minimalista in progress – ho parlato spesso di educazione finanziaria e di come io per prima sia stata una di quelle persone che spendeva oltre le sue possibilità, ma non è mai troppo tardi per rimettersi in carreggiata e perché no prendere spunto da ragazzi virtuosi come Jannik.

Come migliorare la propria educazione finanziaria?

In primis, capendo cosa è davvero importante per noi, su cosa vogliamo investire da qui ai prossimi 5-10 anni, cosa vogliamo davvero dalla vita, cosa vogliamo costruire.

E poi attuare un piano per far sì di avvicinarsi al nostro sogno: studiare, informarsi, cambiare lavoro o trovarne uno più remunerativo, investire sulla nostra formazione, fare corsi che accelerino la nostra crescita professionale e finanziaria.

Essere disciplinati, darsi dei limiti, avere un foglio excel su cui segnarsi giornalmente spese e entrate, darsi un obiettivo di risparmio e rispettarlo. Tagliare tutte le spese inutili.

Ci sono tantissime cose che possiamo fare, la cosa più difficile è cambiare il proprio mindset, ma se abbiamo chiari i nostri obiettivi ci possiamo lavorare con determinazione, disciplina e costanza.

Del resto anche Jannik non è partito con l’idea di diventare milionario ma con l’idea di giocare bene a tennis e non ha nessun super potere, solo tanta determinazione e una mentalità da campione.

Restiamo in contatto 🙂

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Ogni feedback è il benvenuto.

Alla prossima,

Roberta


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