Joaquín Sorolla, il cui nome completo è Joaquín Sorolla Bastida, è un pittore spagnolo nato il 27 febbraio 1863 a Valencia. Egli è noto soprattutto per le sue opere impressioniste, caratterizzate dalle intense sfumature di luce e di colore che danno vita ad una composizione piena di vita e di energia.
Infanzia e gioventù di Joaquin Sorolla

Joaquín all’età di 2 ani ha perso entrambi i genitori a causa del colera ed è stato cresciuto dalla famiglia di una zia materna, che – avendo compreso il suo talento per il disegno – non ha ostacolato le sue scelte e il suo percorso nelle arti. Ed è così che ad inizio ‘900 Sorolla si conquistò il titolo di “più grande artista vivente”, e a guardare da vicino le opere e la storia di questo artista, è davvero triste pensare che ad un secolo dalla sua morte, sia stato dimenticato o perlomeno poco raccontato rispetto a tanti altri sue colleghi meno famosi in vita.
Il successo dell’artista
Sorolla ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti per la sua arte e le sue opere sono state esposte in numerose gallerie in tutto il mondo. Nel 1901, ha vinto la medaglia d’oro all’Esposizione Universale di Parigi, il che gli ha permesso di iniziare a viaggiare e di esibire le sue opere in numerose altre esposizioni internazionali. È uno dei pochi artisti ad aver avuto riconoscimenti e ricchezza per la sua arte da vivo, mentre purtroppo sembra sia stato dimenticato o comunque non annoverato come meriterebbe, da morto.
La vita a Roma all’Accademia di Spagna

Nel 1900, Sorolla è stato invitato a tenere una mostra personale all’Accademia di Belle Arti di Valencia, che ha ottenuto un grande successo. Grazie a questi successi, l’artista è stato invitato ad andare a vivere a Roma presso l’Accademia di Spagna, dove ha lavorato per diversi anni insegnando nelle scuole private e dipingendo le opere più importanti della sua carriera.
Se vi capita di passare da Roma vi consiglio di organizzare una visita all’Academia de Espana che si trova al Gianicolo e da cui si gode di una vita strepitosa sulla Capitale. In particolare lo studio di Sorolla è da togliere il fiato. Inoltre, non è da meno, il meraviglioso Tempietto del Bramante che si trova al suo interno e la Chiesa di San Pietro in Montorio. Trovi tutto nelle storie in evidenza sul mio Instagram.
Le amicizie di Joaquín Sorolla

Sorolla ha avuto amicizie importanti e durature, tra gli altri i pittori Ignacio Zuloaga e Joaquín Sunyer. Ha inoltre avuto una relazione fraterna con il poeta spagnolo Antonio Machado, che gli ha dedicato una poesia:
“Sorolla è un giglio di Andalusia, un sole immensamente caldo e luminoso, una benedizione di colori, una scossa nei nostri occhi, il mare infinito che irrompe in un raffiche di bianchi, verdi, rosa”.
La sua più grande ispirazione inoltre, è stata Velasquez, di cui ha sposato la figlia Clotilde, dal loro amore sono poi nati tre figli.
La vita a Valencia
Nel 1920, Sorolla è tornato a Valencia dove ha vissuto fino alla sua morte, avvenuta il 10 agosto del 1923. Ha continuato a lavorare alla sua arte fino alla fine: l’ultima opera che ha completato prima della morte è “Monumento di Juan Martinez Montañés”, un quadro che rappresenta il celebre scultore andaluso.
Sorolla ha lasciato un’eredità duratura nell’arte spagnola e internazionale, in particolare nell’impressionismo per la luce e il colore che caratterizzano le sue opere. Le opere di Sorolla sono conservate in molti musei spagnoli e internazionali, tra cui il Museo Sorolla a Madrid e la Hispanic Society of America a New York.
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