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Cosa fare quando il tuo lavoro non ti soddisfa

Capita a tutti, è capitato anche a me, diverse volte, di non essere soddisfatta non tanto del mio lavoro ma del ruolo che stavo svolgendo, soprattutto quando non ne vedevo un’evoluzione rispetto alle mie capacità, ai miei studi, alla mia preparazione, a quello che avevo dimostrato di saper fare.

Io mi ritengo comunque fortunata perché il lavoro che svolgo me lo sono praticamente creato su misura seguendo le mie passioni: la scrittura, il web, la comunicazione, il marketing, fanno comunque parte della mia quotidianità.

Per chi in questo momento non ha un lavoro può sembrare un problema ridicolo, eppure anche a me è capitato di perdere il lavoro e promettere di non lamentarmi mai più quando ne avrei avuto un altro eppure, è normale, voler crescere, evolvere, voler cambiare.

Capire perché il lavoro ci fa stare male

Dal mio punto di vista e dalla mia esperienza, la prima cosa da fare è capire da dove proveniene il nostro malessere.

Cos’è che non ci soddisfa, dipende da noi, dipende dal contesto? Possiamo fare qualcosa per cambiarlo? C’è qualcosa anche piccolissima che può dipendere dal nostro comportamento e che possiamo migliorare?

E la più importante di tutte: se andassi in un altro contesto lavorativo, sono sicura che i miei problemi non ci sarebbero più?

Dopo aver risposto a queste domande pensiamo alle possibili soluzioni. Una su tutta è parlare.

Confrontarci magari con un collega che stimiamo e sentire il suo parere. Se abbiamo un discreto rapporto con il nostro superiore chiedergli un confronto e manifestargli le nostre perplessità sul ruolo attuale o offrirgli delle ipotetiche soluzioni, se andiamo con un’idea già pronta gli o le faciliteremo quasi sicuramente la comprensione del nostro problema.

Non aspettiamoci soluzioni immediate, siamo in un contesto lavorativo e la maggior parte delle volte siamo noi a doverci adattare e non il contrario.

Come cambiare lavoro o almeno tollerare la situazione

Se ci rendiamo conto che non possiamo fare nulla, proviamo a guardarci intorno e a cercare un’altra occupazione, il consiglio che ti dò però è di non lasciare il posto prima che tu non abbia trovato almeno un altro lavoro cuscinetto.

Prima però proviamo a capire se effettivamente abbiamo dato il massimo in quello che facciamo affinché ci vengano affidate nuove o altre responsabilità, nel caso il nostro problema fosse crescere.

Altrimenti se la frustrazione dipende proprio dal tipo di mansione possiamo provare a chiedere un ricollocamento interno, in molte aziende è possibile farlo.

Ovviamente ogni lavoro e ogni persona hanno spesso una storia a sè, ma posso garantirvi che a me sono capitate quasi tutte, quindi avete tutta la mia comprensione.

Se volete raccontarmi qualcosa scrivetemi pure su Instagram in direct, lo sapete già mi fa piacere e sapete già anche che mi trovate come robertacostantino_

Fatemi sapere anche se vi piace anche qualche episodio più orientato al mondo del lavoro.

Intanto vi auguro buon weekend!

E ricordate che:

Un passo alla volta ma si può fare già tanta differenza.

Il minimalismo è uno stato mentale, un approccio alla vita e non solo alle cose materiali, ne parleremo insieme puntata dopo puntata nei prossimi podcast. Ti aspetto su The Visual il mio podcast e qui sul blog!

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