Per l’Italia, ma anche per altri paesi dell’Unione Europea, come sappiamo, non è un bel periodo, segno che non sempre si può nascondere la polvere sotto il tappetto e che prima o poi questa ‘polvere’ torna a farsi viva.
In un Paese corrotto come il nostro, dove la classe politica non rappresenta realmente la fatica di tante persone che arrivano a fine mese con i soldi contati, è difficile trovare un appiglio, una speranza.
C’è crisi, è la crisi…ma questa crisi da quanto va avanti? Questo cancro che ora è palese, si è manifestato, ha le sue cellule cancerogene addosso da già molto tempo prima.
Quando i politici utilizzavano i soldi dei cittadini per scopi che non erano quelli del ‘Paese’, quasi mai…
e ora che succede?
Nulla, adesso la gente sta a spasso, i giovani non riescono a farsi un futuro, a decidere di metter su famiglia, perchè non si hanno i mezzi..
Si resta a casa di mamma e papà, ma si sfoggia l’iPhone, o si fanno le vacanze in giro per il mondo, perchè i risparmi ormai non hanno più senso…
Sarà pure colpa nostra, di noi giovani, che non riusciamo a risparmiare, a rimboccarci le maniche, che ci laureiamo e aspettiamo subito il posto da Dottore?
Tanti, fanno gavetta e stage, nel fine settimana portano le pizze con il motorino o rispondono al call center per qualche compagnia telefonica, mentre a casa sulla scrivania li aspetta qualche libro di anatonia, o hanno già nel cassetto una laurea in medicina.
La stessa laurea che qualche tempo fa era guardata con rispetto e riverita da tutti, ora è un semplice pezzo di carta o un numero di matricola fra tanti…
Cosa fare? Scappare all’estero? Accontentarsi del primo lavoro che capita, nonostante i sacrifici fatti per studiare?
Io una risposta non la ho, ogniuno deve cercare la sua strada e forse una delle cose più difficili perchè tocca seriamente mettersi in discussione e guardare da vicino i propri limiti e le proprie paure, ora più che mai.
E mentre tutto va storto, sono colpita dal modo in cui il mondo della moda in Italia, continua a trainare il nome di questo Paese e la sua economia nel resto del mondo.
Di come il terremoto dell’Emilia ne abbia colpito il suo cuore nevralgico per molte piccole e medie imprese, nel distretto di Carpi- Modena e di come, nonostante tutto, si vada avanti con più coraggio di prima.
Di come al Pitti Uomo 2012 si ironizzi sulla crisi e si cerchi in ogni modo di guardare oltre, di confidare negli altri Paesi che vedono in noi ancora quell’unicità che è difficile da contraffare, perchè la moda non è solo frivolezza, è lo specchio dei tempi, ed è anche il motore della nostra economia, purtroppo non sempre giustamente riconosciuto.
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