17 Novembre 2012. Una data storica, di quelle da ricordare (in positivo), da cerchiare in rosso sul calendario, da far venire un grosso sorriso ebete al solo pensiero.
Finalmente, dopo tante occasioni sfumate, sono riuscita a coronare il sogno di vedere un concerto dei Muse, il mio gruppo preferito. Anzi, di più.
Non posso descrivere l’emozione del palazzetto che pulsava di musica vera e tanta energia.
Di tutta la gioia e la voglia di riscatto di una generazione troppo a lungo bistrattata che gridava sulle note di The Resistance tutta la sua voglia di lottare e credere nei propri ideali.
Difficile spiegare cosa si prova nel vedere tanti ragazzi cantare a squarciagola tutte le parole di tutte le canzoni scritte da Matthew Bellamy e riconoscersi.
Vi lascio qualche foto scattata con una macchina fotografica compatta che non ha reso granchè, ma per certi ricordi basta anche una foto sfocata…
E poi lui, la classe, la voce, l’eleganza e la potenza sul palco in un unica persona: Matthew Bellamy (e la sua chitarra).
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