Sono giorni che penso alle mie vacanze, quest’anno mi spetta un periodo lungo di ferie, così lungo non lo prendevo da quattro anni.
E mi trovo in questi giorni a divincolarmi come una maratoneta tra cose da organizzare, comprare pensare, lavoro da dividere, da lasciare fatto per chi rimane, da insegnare a chi inizia.
Un vero e proprio caos, una maratona da cui certi giorni vengo soffocata, mi toglie le forze, come se non bastasse già la calura estiva a tediarmi.
Io che amavo l’Estate ed odiavo l’Inverno mi trovo a desiderare ardentemente il vento freddo al posto di quello torrido che profuma d’asfalto…si vede che sto invecchiando.
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Ed intanto penso: “Ce la farò a scrollarmi tutto questo di dosso?”, l’ansia che certe notti non mi fa dormire, lo stress che accompagna quasi ogni mia giornata, il grigiore della città che mi si è attaccatto addosso.
E poi faccio un respiro profondo e penso che il riposo me lo sono meritato che per 350 giorni all’anno ho faticato, sudato e lavorato, non sono mai venuta meno ai miei impegni.
Allora che ferie siano…che tutta la frenesia del mondo se ne vada a farsi friggere e che il mio ego venga fuori prepotente cullandosi nell’oblio dei pensieri.
Che i problemi se li sbrighino gli altri questa volta, non è il mio turno…e che il mio corpo torni ad appropiarsi dei suoi bioritmi delle sue necessità che io gli lasci assecondare finalmente le sue voglie, senza costrizioni.
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