Vita Digitale

“Sono diventata anoressica per colpa di Instagram”, un video che racconta una storia (e fa riflettere)

Questo post nasce un po’ per caso, ma sento l’urgenza di scriverlo per condividere con voi una storia che secondo me ci riguarda un po’ tutti, a volte può toccarci da vicino, altre come semplici osservatori, in altri casi ancora può coinvolgere una persona a cui vogliamo bene. Vi racconto. Stavo guardando dei video su YouTube quando ho scoperto per caso la storia di questa ragazza: “I became anorexic for Instagram”.

Siamo abituati a vedere il lato bello di questo social network, negli ultimi anni ci siamo concentrati sull’estetica, la perfezione delle foto a discapito della spontaneità: oggi quando riguardiamo le prime foto della gallery inorridiamo e pensiamo: come facevo a scattare foto così brutte e condividerle pensando pure di ricevere dei like? Eppure adesso, siamo all’estremo opposto: quanta naturalezza è stata sacrificata per avere profili perfetti e gallery sempre più ambiziose, per vedere il numero dei like e dei followers crescere? Tanta, forse troppa.

In questo gioco dell’apparire, nella maggior parte dei casi, in tanti vogliono mostrare una vita perfetta e sempre più spesso anche un corpo impeccabile, un viso con labbra carnose e nasini all’insù. Ho visto in questi anni, tante ragazze ricorrere alla chirurgia estetica, talvolta inutilmente, solo per inseguire un ideale di bellezza stabilito su Instagram da chi, non si sa, ma che può far vacillare chi è più fragile o ha poca autostima.

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Perché non è colpa di Instagram ma della nostra mancanza di autostima

La mancanza di autostima infatti, è la prima causa di questo tipo di comportamenti. La voglia di piacere agli altri, prima che a se stessi può portare a delle scelte disastrose per la propria vita, ma anche per la propria salute. Ed è il caso della storia narrata nel video sotto. Non voglio parlare della persona protagonista di questa storia, ma del suo percorso che è quello che può accomunare tanti di noi.

Una ragazza insicura che già da piccola faticava a sentirsi accettata, magari esclusa, ma forse è capitato a molti di noi di sentirci così. Capita a molti adolescenti. Poi le strade sono due, o si reagisce, facendo un percorso che porti alla consapevolezza di se stessi, del proprio valore e della propria unicità, o si continua ad agire per assecondare gli altri, cercando scorciatoie.

Un esempio – che poi è quello che succede in questa storia – la protagonista chiede ai genitori – come premio per il suo impegni di studio – di rifarsi alcune parti del viso tramite la chirurgia estetica. Lo ottiene. Ma nonostante il suo viso ora sia come immagina gli altri lo vogliano – non riesce ad essere ancora felice e soddisfatta di se stessa, della sua vita, delle sue relazioni e del suo successo sui social. Questo perché appunto ha cercato una strada breve per apprezzarsi di più, senza farlo iniziando da dentro, dal rispetto che è  necessario provare per se stessi per volersi bene e di conseguenza avere amici migliori, un fidanzato migliore, insomma, una vita migliore, magari imperfetta ma che ci renda sereni.

Nel momento in cui ci vogliamo bene, ci rispettiamo, iniziamo a circondarci anche di persone meno tossiche, a dare meno importanza ai giudizi delle persone che per noi non contano nulla, anche se per gli altri sì. Insomma, è una fase importante che molti di noi attraversano, anche io l’ho vissuta, ma che va combattuta fino alla fine per amore di noi stessi e delle persone che ci vogliono davvero bene, che sono le uniche e sole che contano.

Il problema dunque non è Instagram, ma i modelli che decidiamo di seguire, perché su quel social network non ci sono solo foto di persone egocentriche o che cercano l’approvazione degli altri o i like facili, ma anche tante piccole nicchie o storie di persone che cercano il bello nelle piccole cose della vita, iniziate a seguire quelle e a defolloware quelle che vi fanno sentire frustrata e inizierete a comprendere il potenziale di questo social network.

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