Doveva succedere prima o poi, penso sempre che qui condivido poco dei miei nuovi o ripresi interessi. Non ho di certo la vita movimentata di Chiara Ferragni, quindi non potrò intrattenervi con espedienti divertenti delle mie giornate lavorative, ma su qualcosa – come la lettura – che di certo è una parte importante di ciò che riempie le mie 24 ore, posso parlarvene,
Cosa ne dite se lo facciamo diventare un book club? questo appuntamento con #ticonsigliounlibro potrebbe essere una valida scusa per aiutarci a leggere di più e a trovare titoli interessanti senza girovagare troppo in libreria.
Facciamo così, inizio io, poi voi scrivetemi nei commenti, via mail (visualfashionist@gmail.com) o su Instagram in direct (anche perché nelle stories vi anticipo sempre quello che leggo), così condivido anche i vostri suggerimenti.
Update: ho fatto questo test nelle stories e devo dire che le risposte non sono mancate, quindi il bookclub è ufficialmente attivo con questa rubrica mensile e le stories che trovate tra gli highlight del mio profilo IG.
Partiamo dai libri che ho letto questo mese, temi totalmente diversi ma per ora mi sono piaciuti davvero tutti
Carlo Cassola – La ragazza di Bube (Oscar Mondadori)
Questo libro è stato un regalo di Natale, se poi il regalo è di mia sorella la Prof., la vera #bookeater della famiglia, allora sono sicura che leggerlo sarà un piacere.
Ed infatti questo libro è entrato nella lista dei miei preferiti di sempre. Come stile di scrittura l’ho trovato vicino alla Ferrante, per farvi un’idea, ma Cassola c’era da molto prima.
Di lui si è detto: «L’opera di Cassola esige molta intelligenza. Cassola secondo me è uno degli scrittori più difficili che ci siano. È stato accusato di facilità, e questo dimostra appunto la ottusità di chi ha pronunziato questo giudizio. È uno scrittore molto difficile, non nel senso della testualità apparente, ma nel senso della giustezza dell’ascolto. La sua prosa è apparentemente dimessa, apparentemente rinunciataria, quasi dimissionaria riguardo alle complessità retoriche dello stile, ma invece nei momenti alti tutta vibrante e tutta risonante in una sfera molto precisa di sensibilità”.
La ragazza di Bube racconta di Mara, ragazza di Monteguidi, piccolo paese della Val d’Elsa, che – all’indomani della Liberazione dai tedeschi – si innamora del partigiano Bube, eroe della Resistenza. Bube però si è macchiato di delitti che tornano a chiedergli il conto. Condannato a 14 anni di carcere, Mara decide di aspettarlo.
Il resto lascio scoprirlo a voi.
Francis Bacon – Come non lo hai mai visto (Electa)
Mi sono appassionata a Fransis Bacon dopo aver visto la sua mostra al Chiostro del Bramante qui a Roma, una retrospettiva delle sue opere più iconiche assieme a quelle di Lucian Freud e rappresentative della scuola di Londra.
Mi sono innamorata follemente del disagio di questo artista, del suo modo di essere pittore senza aver frequentato scuole. Della sua cultura però nel saper riprendere i grandi e trasformarli in suo visioni oniriche, talvolta veri e propri incubi.
Credo che ci voglia davvero tanto coraggio ad uscire da tutti gli stereotipi della società, spogliarsi di tutte le aspettative che gli altri hanno su di noi e seguire la nostra “inner voice”.
Per questo mi colpiscono sempre le storie di chi – come Bacon – ha dovuto rinunciare a molto per essere se stesso, ma forse quel molto non valeva quanto il suo TUTTO.
“A sedici anni Francis fu sorpreso dal padre mentre indossava la biancheria intima della madre, e per questo fu cacciato di casa… Il fatto insinuò anche certamente in lui il senso dell’assurdità della vita borghese con le sue convenzioni arbitrarie, i suoi apparati e le sue ipocrisie. E per tutta la vita provò piacere nell’indossare calze femminili”.
Lilli Gruber – Basta! (i Solferini)
Ecco, con questo libro sono uscita dalla mia comfort zone perché di solito non leggo mai libri legati alla politica o all’attualità. Dopo questa esperienza sicuramente lo farò più spesso perché voglio essere informata sul mondo che mi circonda e di cui faccio parte con le mie scelte.
Conoscevo Lilli Gruber come giornalista, ma non credevo che fosse una donna così forte e determinata. Questo libro mi ha decisamente spiazzata. Un po’ perché non me lo aspettavo appunto, compresi gli aneddoti personali che ha raccontato.
È stata il primo mezzobusto femminile a condurre un telegiornale e fa una sincera fotografia dei nostri tempi, dove il divario uomo-donna nel mondo del lavoro è ancora imbarazzante. È palese se guardiamo alle più alte cariche pubbliche non solo italiane, ma europee e potremmo dire mondiali che sono quasi sempre composte da uomini. La sua è una giusta analisi, occorre dire Basta! a tutto questo, ma anche da parte nostra, femminile, farci trovare pronte e non aver paura di puntare in alto.
I libri consigliati da voi nelle mie Instagram Stories
Ecco allora i titoli che avete consigliato con relativa motivazione (essenziale per questione di carattere di IG):
- Cuccette per signora di Anita Nair: una panoramica sulle donne indiane
The Help di Kathryn Stockett: storia avvincente di coraggio, ma anche divertente
- L’amica geniale, tutta la quadrilogia l’ho letta più volte e non smette di emozionare
- Il rumore dei tuoi passi di Valentina Urbano: una storia d’amore difficile che fa riflettere
- Oltre l’inverno di Isabelle Allende, storia di confini e persone che hanno il coraggio di superarli
- Noi credevamo di Anna Banti, perché la storia insegna che non siamo diversi, solo più giovani
- Se avete altri libri da segnalare per il book club scrivete nei commenti o alla e-mail visualfashionist@gmail.com
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